AUKS, un trilaterale che mette a rischio la pace. Le reazioni di Mosca e Pechino. E la NATO?
24.11.2021
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di Christian Meier - Faro di Roma
"L'Australia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti hanno siglato il loro primo accordo nell'ambito della Partnership di sicurezza trilaterale AUKUS, che prevede lo scambio di informazioni sui sistemi di propulsione nucleare", lo ha annunciato nelle ultime ore il ministro della Difesa austrialiano Peter Dutton.
"L'accordo permetterà, per la prima volta, all'Australia di partecipare allo scambio di informazioni relative ai sistemi a propulsione nucleare. Si tratta di un risultato notevole, è il primo passaggio stabilito da UKUS", ha aggiunto Dutton.
"L'accordo sosterra' l'Australia nel completare i 18 mesi di esame approfondito e completo dei requisiti alla base della consegna di sottomarini a propulsione nucleare, Regno Unito e Stati Uniti saranno in grado di condividere informazioni sulla propulsione nucleare navale con l'Australia, cosa che non possono con nessun altro Paese, nella determinazione del percorso ottimale per l'acquisto dei sottomarini a propulsione nucleare da parte della Royal Australian Navy".
Dutton nella nota sottolinea che "l'accordo e' coerente con gli obblighi internazionali dell'Australia, compreso il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari.
L'Australia non sta cercando armi nucleari - aggiunge il titolare della Difesa australiana - i sottomarini saranno armati convenzionalmente. L'accordo consente solo la condivisione di informazioni sulla propulsione nucleare navale. Nessuna attrezzatura nucleare puo' essere trasferita in base a questo accordo".
Quanto annunciato da Sidney permetterà agli Usa di aumentare indiscriminatamente la pressione sulla Cina, dando vita ad una pericolosa violazione dei trattati internazionali che impediscono la proliferazione delle armi nucleari.
Il ministero degli Esteri cinese ha espresso preoccupazione per la firma dell'accordo, evidenziando i rischi di instabilità regionale che potrebbe fomentare.
Sulle stesse posizioni la Russia di Vladimir Putin, che a metà ottobre aveva già dichiarato alla CNBC "così facendo si sta minando la stabilità, invece di coltivare amicizia, che sarebbe un fattore positivo".
La firma dell'attuale accordo rischierà dunque di modificare gli equilibri geostrategici nell'area cino-pacifica. Obiettivo degli Stati Uniti è frenare l'influenza cinese nel quadro regionale dotando Sidney di tecnologia nucleare e rafforzandone le proprie capacità militari.
Si tratta di una iniziativa anti cinese e russa perseguita in primo luogo da John Biden, che mira a rafforzare l'alleanza e la cooperazione militare tra Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud.
L'iniziativa preoccupa anche l'AIEA (agenzia per la cooperazione atomica), il direttore Raphael Grossi ha commentato che "l'attuazione di questi piani potrebbe costituire un precedente per altri stati non dotati di armi nucleari".
Da evidenziare il silenzio della UE, non pervenuta, nonostante si stia costantemente assistendo ad un aumento dell'escalation tra Usa e Cina.