Meglio un giorno da "anguria" che cento da "Meloni"

08.10.2022

Le organizzazioni sindacali di base ci ascoltino e inseriscano la revoca delle sanzioni energetiche contro la Russia (e la non comminazione di nuove sanzioni) nella piattaforma dello sciopero generale contro la guerra indetto per il 2 dicembre!
La fine del mondo incombe (anche i talk show mostrano i filmati con possibili scambi nucleari in Europa che farebbero 100 milioni di morti) ma la protesta popolare si nutre al momento delle preoccupazioni sulla fine del mese. Prendiamone atto, noi ecopacifisti, e agiamo di conseguenza di fronte alla guerra che sta entrando a gamba tesa nella vita quotidiana dei cittadini.
Stanno arrivando le super bollette che riflettono una delle conseguenze della guerra militare che si combatte sul territorio ucraino e suscitano già le prime agitazioni di piazza, indette dall'USB, un sindacato di base, contro il carovita, da Milano a Palermo, da Nord a Sud.
L'autunno si profila freddo per il riscaldamento che forse mancherà ma caldissimo per le rivolte dei cittadini, sia dal lato del consumo che da quello della produzione (anche le aziende rischiano di chiudere). Obiettivo: la riduzione delle tariffe schizzate alle stelle per la quale si minaccia il NON PAGHIAMO.
L'USB, che ha organizzato la giornata di lotta del 3 ottobre, ha reso noto che sta intraprendendo anche la strada dei tribunali. Ha infatti presentato una serie di esposti indirizzati a diverse procure italiane, tra cui quelle di Roma e Cagliari: ci sono state speculazioni nei rincari e chi ne sono i responsabili?Certo che ci sono state e la loro denuncia è un po' generica e fuorviante, tanto che in essa si cimenta lo stesso presidente del consiglio in pectore, la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. La sorella d'Italia, infatti, ci ammonisce sulla priorità che, appunto, è "fermare la speculazione sul gas". Proprio per questo: "Compensare all'infinito il costo delle bollette regalando soldi a chi si sta arricchendo sulle spalle di cittadini e imprese sarebbe un errore".

Possiamo darle torto in questa considerazione? 

Ma da tale premessa dovremmo trarre per coerenza logica due ragionamenti su come si fa a battere la speculazione. E sono i seguenti. Primo ragionamento: non dobbiamo comprare il gas dagli speculatori. Secondo ragionamento: dobbiamo prosciugare l'acqua nella quale nuotano i pescecani.Non dobbiamo comprare dagli speculatori.

Si può fare? 

Sì, l'Ungheria lo sta facendo. Rifiuta le sanzioni alla Russia e ha già firmato contratti con Gazprom per, addirittura, aumentare le forniture di gas.Si veda il seguente articolo redazionale apparso sull'Avvenire del 31 agosto 2022. Titolo: "Gas, l'Ungheria "strappa" e firma con Gazprom l'aumento di forniture".

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